Come ogni anno in agosto gli animatori del Cammino di San Romualdo (VSR), compiono qualche tappa dell’itinerario Ravenna-Camaldoli-Fabriano per completare la Via principale del Santo fondatore dell’ordine dei Camaldolesi e saldare i legami con i territori attraversati.
Nel report di Daniele Morelli la sintesi dei tre giorni appena conclusi.

Tre giorni seguendo le orme di San Romualdo nella terra che fu poi di San Francesco.

Siamo partiti dalla bella Citerna, presidio umbro dominante la Valle del Sovara affluente del Tevere,  per discendere rapidamente nel castello di Monterchi a difesa delle terre di Arezzo. Dopo aver fatto visita alla Madonna del Parto di Piero della Francesca, genio della pittura del ‘400, di nuovo abbiamo sconfinato a Lippiano feudo dei Del Monte- Bourbon per poi raggiungere a 700 metri di altezza Santa Maria Tiberina, grazioso comune di 200 anime mirabilmente conservato nel suo aspetto medievale. In un’attrezzatissima e davvero economica residenza turistica abbiamo passato una splendida notte arieggiata e rallegrata dalle stelle cadenti. Nella sagra del paese abbiamo avuto l’opportunità di gustare le specialità umbre. Percorrendo nella giornata successiva la 16ma tappa del cammino di San Romualdo, abbiamo attraversato un territorio incontaminato fino a raggiungere la grande Villa La Montesca, già scuola montessoriana, con il suo parco secolare. Abbiamo visitato l’eremo del Buon Riposo frequentato da San Francesco con il tipico chiostro dove un volontario che dedica molta parte del suo tempo al Santo luogo accoglie i pellegrini con passione, grande competenza e spirito di ospitalità. In serata cena e pernottamento all’hotel il Boschetto (punto tappa consigliato) immerso nel verde nell’immediata periferia di Città di Castello. L’assessore al turismo di Castello ci ha gentilmente ricevuti e mostrato interesse collaborativo per promuovere il nostro Cammino che va ad arricchire quelli già presenti in una città che conserva nella pinacoteca opere del Rosso Fiorentino e che ha dedicato a Burri ben due musei. Nel terzo giorno abbiamo percorso la bella e attrezzata Ciclovia del Tevere fiancheggiata da alberi maestosi ed una natura ancora preservata.

Amicizia, incontri interessanti con persone di grande umanità,  spiritualità, ambiente e una gastronomia di livello, sono la cifra della nostra proposta che dialoga con il Pellegrino e che lo “consiglia” nelle sue personali esigenze. VSR è un Cammino davvero unico.
Per finire abbiamo fatto un salto a Camaldoli che non cessa di stupirci per il fascino curativo della foresta e per il clima di pace interiore che trasmette, per rinsaldare il legame stretto che vogliamo mantenere  con i monaci di Romualdo. Per noi un faro e una guida sicura.

Daniele Morelli