Cantine in bicicletta

22-23 luglio – Bevagna (PG)


 

“Nihil jucundius vidi valle mea spoletana”

San Francesco

(“Non ho visto niente di più piacevole della mia valle di Spoleto”.. ndr Valle Umbra)

 

Città, castelli, villaggi, casolari immersi nella campagna luminosa, palazzi e corti gentilizie, cinta murarie, rocche, torri, chiese, monasteri e chiostri, in un intreccio di bellezze naturali e artistiche, che evocano un fascino antico e spirituale, questa è la Valle Umbra meta del nostro tour. L’itinerario, diviso in due giornate, attraverserà il cuore verde della regione dei santi, la Valle Umbra,(…)

antico lago di cui rimangono solamente le suggestive atmosfere delle fonti del Clitunno. Nel primo giorno dopo averla attraversata proprio lambendo le fonti che ispirarono grandi poeti da Virgilio a Byron, fino al Carducci saliremo a Spoleto, città antichissima che il nostro Teodorico restaurò e abbellì nel 500.  Da qui si ritorna costeggiando le pendici dell’appennno e facendo qualche puntata sui borghi che guardano la valle. Da Campello sul Clitunno, arroccato tra gli ulivi alla città dell’olio, Trevi, che si arrampica a chiocciola sulla collina che la ospita con stradine che disegnando una suggestiva e irripetibile spirale. Lasciata Trevi si torna a costeggiare il Clitunno per poi superarlo in direzione Montefalco, il borgo che domina la piana del Clitunno e la pianura del Topino. La terrazza dell’Umbria ha conservato l’impianto medievale, con le vie che irradiano a partire dall’ampia piazza centrale e custodisce i preziosi affreschi di Benozzo Gozzoli sulla vita di San Francesco e la chiesa di Santa Chiara, nella quale si conserva il corpo della santa. Ma qui passeremo il giorno dopo perché Montefalco è anche la capitale del Sagrantino. Noi punteremo sul capoluogo della valle, Foligno che attraverseremo per puntare poi su Spello, Hispellum, la speldida colonia Julia. Il borgo di Pinturicchio (quello vero) che incanta e conquista, con l’intreccio di stradine, mura, palazzi e chiese senza tempo, dove si rintracciano lo spirito e l’atmosfera più autentica dell’Umbria. Da qui percorrendo le pendici del Subasio saliremo ad Assisi, la città della pace. Lo faremo attraverso un itinerario poco noto, quello dei luoghi francescani, che toccherà prima la porziuncola a Rivotorto, dove si ritirò dopo aver rinunciato ai propri beni, fino all’eremo delle carceri, luogo di preghiera e meditazione, per ridiscendere poi in prossimità dell’arrivo, a Piandarca nel mezzo della campagna dove il Santo patrono d’Italia predicava agli uccelli.

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Cantine in bicucletta

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