tra luoghi di meditazione, mosaici bizantini e natura
Passi del Silenzio – Vie Sancti Romualdi
in collaborazione con
Fondazione RavennAntica_Parco Archeologico di Classe, Camaldoli Cultura, Associazione Romagna-Camaldoli, Fondazione Flaminia
Con la partecipazione di una rappresentanza della Congregazione dei Monaci Camaldolesi
Ne “La vita del Beato Romualdo”, san Pier Damiani ricorda che il santo aveva vissuto per tre anni nei pressi di Parenzo, in Istria. Il legame profondo fra Ravenna e i territori della Dalmazia al di là dell’Adriatico però non si limita all’epoca di Romualdo e di san Pier Damiani, ovvero al periodo fra X e XI secolo, ma ha origini molto più antiche. Le relazioni iniziano molto precocemente ed è stato appurato che già nella tarda epoca repubblicana romana esisteva una rete di rapporti culturali e commerciali e di scambi tra le due sponde dell’Alto Adriatico. La via endolagunare e quella marittima che circumnavigava la parte alta dell’adriatico mettevano in stretto collegamento Ravenna con L’Istria e la Dalmazia. Le fonti scritte, in momenti diversi, ci narrano della capacità dei territori istriani di realizzare un gran numero di prodotti di consumo che abitualmente venivano trasportati a Ravenna per essere ridistribuiti, ma in parte destinati a soddisfare le diversificate esigenze del territorio di Ravenna e del porto militare che con Augusto divenne la sede della seconda Flotta dell’Impero. Le relazioni appaiono particolarmente evidenti nell’architettura e nei mosaici tardo romani e medievali ancora superstiti sulle due sponde dell’Adriatico. Sono quel patrimonio e quei legami che saranno al centro di un viaggio alla scoperta di una comune memoria, percorsi musivi e romualdini guidati da Dom Roberto Fornaciari e da RavennAntica. Ma i luoghi camaldolesi sono immersi in contesti naturalistici unici, come nel caso della riserva naturale del Canale di Leme (Limski kanal), il fiordo più grande dell’Adriatico, territorio ricco di grotte, baie e sentieri da esplorare.
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Info e prenotazioni info@trailromagna.eu
n. chiuso per l’intero itinerario 50 persone