Il 15 e 16 settembre la Commedia da cammino allegorico a viaggio terreno
organizzazione tecnica a cura dell’associazione “Cammino di Dante”
Il tema centrale della Divina Commedia è un viaggio, il viaggio nell’aldilà. Non era un tema nuova nell’epoca di Dante, nella consuetudine letteraria del Medioevo era largamente invalso l’uso delle visione, dei viaggi oltramondani, degli itinerari allegorici.
È proprio nel Medioevo che il viaggiare diventa fatto di massa, evento sociale, atto spirituale (pellegrinaggi verso Santuari ad espiazione dei peccati), o semplicemente nella speranza di trovare migliori condizioni di vita.
Un’epoca che vide un movimento pressoché ininterrotto di diseredati, contadini, studenti girovaghi (clerici vagantes), mercanti, soldati, nobili, re ed imperatori con relativo seguito, spostarsi da e per ogni parte d’Europa.
E Dante era sicuramente uno di questi, un grande viaggiatore, un grande camminatore.
Ma come si viaggiava nel Medioevo?
Per averne un’idea, basta fare trekking nella brutta stagione, con un semplice zaino sulle spalle, abbandonare la comodità dell’asfalto per imboccare i viottoli di campagna ed i sentieri nei boschi.
Come faremo noi, sabato 15 e domenica 16 settembre nel Cammino di Dante, due giorni di cammino ricordando il Sommo Poeta nel 697° anniversario della morte avvenuta nel settembre del 1321 a Ravenna.
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