Pisa – Ravenna – Pisa. Conti, il neo-acquisto di Trail Romagna, realizza un ottimo 1:21:39 alla sua seconda mezza!

Emanuele Conti, dalla bici al running (anzi a Trail Romagna), torna nella sua città natale per migliorare il suo personale dopo la sua vera prima mezza a Cotignola in cui aveva fermato il cronometro poco oltre l’1:24. Tre mesi di preparazione all’ordine di coach Traba (con la consulenza di Andrea Sabatani), sono bastati…(continua)

per scendere sotto 1:22:00, l’obiettivo che Emanuele si era posto. Sicuramente l’aria di casa ti ha agevolato in questo: “È stata una bella esperienza, non foss’altro per l’arrivo più bello del mondo, in piazza dei Miracoli. Davanti alla Torre, al Battistero, al Duomo e al Camposanto sono rimasto senza fiato non per una questione estetica ma, più banalmente, fisica. Per la seconda volta nella mia vita, dato che quarant’anni fa sono nato nella clinica con vista sulle meraviglie che tutti invidiano a Pisa. Un privilegio concesso solo a noi sussiegosi cittadini dell’antica Repubblica marinara; gli altri possono goderne solo indirettamente come è successo ai partecipanti dela maratona e della mezza.”
Contento del risultato?
“Un’ora 21 minuti e 39 secondi è un discreto tempo, considerato che è la seconda mezza che faccio (ci sarebbe anche una Valli e Pinete di otto anni fa ma non è significativa: allora lo spirito era molto diverso). Mi rincuora il 37esimo posto assoluto e l’ottavo di categoria. Senza contare che nessuna donna mi è finita davanti, l’orgoglio è salvo. Quando ho mollato il ciclismo, dove non ero proprio scarso, ero un po’ avvilito al pensiero di finire anonimamente in mezzo ad un branco: l’ego ne soffriva. Ora che sono in ballo però voglio ballare. Il prossimo scalino è scendere sotto l’ora e 20”.
Non male certo. Conoscendo però i particolari che lo hanno determinato –
primo chilometro a 3’37”,  Garmin imballato quindi senza riferimenti crono fino al 7° e tutto ciò che deriva da una partenza ‘allegra’ – siamo convinti che il valore ad oggi sia già superiore. D’altronde l’esperienza ciclistica ad alto livello ha lasciato il segno. Il suo apparato muscolare già elevato e forgiato da anni di ciclismo, il cuore che a riposo viaggia intorno ai 40 battiti, le lunghe leve, le sanissime abitudini alimentari sono garanzia di un motore ancora lontano dal fuori giri per cui ora si tratta solo di cambiare pilota, nel senso di preparatore, ed affidarsi ad un vero professionista che possa farlo esprimere ai massimi livelli. E per questo ti auguriamo un 2013 denso di risultati che, visti i primi passi, non potranno certo mancare!
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