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sabato 2 ottobre, ore 15:30

ritrovo al Moro di Venezia in darsena a Ravenna 

 

Ogni anno la Madonna Greca ripercorre idealmente il viaggio che l’ha portata qui dall’oriente e raggiunge la Basilica di Santa Maria in Albis risalendo il canale Candiano. È questa la più suggestiva delle vie di accesso alla città attraverso la quale leggere la sua storia e il suo paesaggio: spiagge, campi, pinete, fabbriche, depositi, gru, ciminiere, navi ormeggiate, si snodano davanti la prua nelle due ore che separano le banchine di Porto Corsini da quelle della Darsena di Città, a due passi dalla Basilica di San Giovanni Evangelista voluta da Galla Placidia sul luogo in cui arrivò a toccare la terra ferma dopo il naufragio. Un sontuoso ingresso in città che le inderogabili necessità delle attività produttive rendono impraticabile, ma che si può comunque seguire grazie alla viabilità ordinaria, a piedi o in bicicletta, con un percorso che, nel rigoroso rispetto delle norme di sicurezza, permetterà di visitare una parte della città nascosta ai più.

Gli impianti che si susseguono lungo il Candiano, visti come una grande mostra di arte moderna all’aperto: le gru, le ciminiere, i capannoni evocano le archeologie di uno sviluppo industriale che dal passato guarda al futuro. E di buon auspicio appare l’insegna che campeggia sul capannone della vecchia centrale elettrica, che fu la base degli idrovolanti a Porto Corsini: “Salvat ubi lucet”. Dunque: accendiamo i riflettori sulle attività produttive tipiche della città! Infatti, se l’insediamento industriale tra la costa e il nucleo urbano ricalca quelli del porto di Amburgo, perché come accade lassù al nord, non fare degli impianti portuali una delle attrattive turistiche della città? A Ravenna la continuità tra lo scenario industriale e i coltivi, i canali, le pinete permette di combinare suggestioni diverse. Ed è tutto da scoprire, perché i canali che solcano la campagna sono sì inadatti ad esser navigati, ma offrono ai ciclisti comodi argini. Con splendidi palcoscenici sui quali pavoneggiarsi come personaggi dei film del primo dopoguerra; e comodi sentieri che portano a “casoni” da cui ammirare il mutare della vegetazione e dove consumare ogni genere di delizie. E il mare? È sullo sfondo, presente e invisibile regala il fresco della brezza serale, la promessa della spiaggia, ma anche il menù delle trattorie e dei ristoranti prossimi alla battigia.

 

partner Unknown

nell’ambito di ITALIAN PORT DAYS

L’evento seguirà le norme di sicurezza anti-Covid-19 

Evento libero, prenotazione obbligatoria nel form sottostante 

 

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